Castello di Monte Ursino (XII-XIV sec.): lo sguardo medioevale che domina il magnifico Borgo di Noli.
Il Castello di Monte Ursino sorge in posizione dominante su una collina a difesa del Centro Storico cittadino: è il monumento difensivo dell’età comunale meglio conservato in Liguria di ponente. Il primo impianto, pensate bene, risale al XII secolo.
Dal punto di vista storico, è segnato da numerose fasi edilizie, relative specialmente al Duecento, come l’imponente mastio poligonale, la torre circolare di avvistamento e la cinta fortificata.
Quest’ultima scende da un lato dal castello verso il complesso del vescovado e dall’altro difende la città verso monte mediante una serie di torrioni circolari.
Curiosità: I coniugi inglesi Edward e Margaret Berry, studiosi e viaggiatori, residenti a Bordighera dal 1891, nel loro libro storico-artistico “Alla porta occidentale d’Italia” (pubblicato nel 1931) mostrarono di apprezzare il borgo di Noli.
In particolare il Castello di Monte Ursino diventa immagine emblema del loro libro.
Successivamente, a partire dal 1181 il Marchese di Savona (Enrico) acconsentì alla costruzione di mura, torri e case fortificate.
Le torri sono circolari e si susseguivano a intervalli regolari lungo le mura digradanti sui fianchi del Monte Ursino. La fortificazione raggiunge la sua forma attuale intorno al XV secolo per opera dei Del Carretto, feudatari di Noli.
L’espansione durò fino al termine del Trecento e il ristretto porto, ormai inadeguato per i traffici commerciali dell’epoca, determinò la decadenza dell’abitato.
Purtroppo iniziò così la decadenza della Repubblica e molti Nolesi, da agiati commercianti, si mutarono in semplici pescatori.
Ancora oggi, potete ammirare il Castello, attraverso una semplice passeggiata, adatta a tutta la famiglia, che dal centro di Noli arriva fino al monumento.
Impossibile non vederlo, fin dalle prime costruzioni, era in grado di controllare sia il mare e la costa che la vecchia strada romana passante in collina nella località di Voze, e utilizzata sino al XVIII secolo.