Dal 2010 il museo ha sede nell’oratorio della frazione San Giorgio, a Vezzi Portio.
Il progetto originario risale però al 1950, ideato e allestito dal Angelo Cappelletti, un pioniere dell’apicoltura italiana, nella sua prima sede a Bregnano in provincia di Como.
Cosa troverai all’interno.
Nel museo sono custoditi oltre duemila reperti, alcuni di importanza storica e culturale notevole, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Tra gli oggetti esposti ci sono: arnie tradizionali e moderne, smielatori, attrezzi da apicoltura; strumenti di misura e lavorazione, fotografie storiche, documenti, libri e riviste specializzate; reperti come un blocco di propoli rinvenuto in una tomba millenaria in Perù, e torchi per miele risalenti ai secoli XVII–XIX. È un vero e proprio “archivio vivente” dell’apicoltura.
Un patrimonio da salvaguardare e valorizzare.
L’importanza del museo non si limita all’aspetto storico o estetico perché è un luogo di sensibilizzazione sul ruolo fondamentale delle api per la biodiversità e per la nostra alimentazione.
In un momento in cui gli impollinatori sono minacciati da pesticidi, cambiamenti climatici e perdita di habitat, istituzioni come questa svolgono un ruolo cruciale: ricordano che il miele e altri prodotti dell’alveare non sono solo delizie, ma frutto di un equilibrio naturale da rispettare.

Perché visitare il museo?
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Sei un apicoltore, un hobbista o un semplice curioso. Qui troverai infatti strumenti autentici, storia, memoria e sapere.
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Vuoi capire meglio l’importanza delle api nella filiera agroalimentare e ambientale.
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Sei di passaggio nel Golfo dell’Isola. Il museo offre una tappa culturale e didattica unica, perfetta da combinare a una visita del territorio.
