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Chiesa di San Paragorio: uno dei monumenti protoromanici più importanti della Liguria.

Perchè Chiesa di San Paragorio? Si pensa che il suo nome sia attribuito in ricordo di un santo nord-africano, (vissuto tra III-IV secolo) che la tradizione vuole martirizzato in Corsica e le cui reliquie sarebbero state traslate a Noli.

La chiesa, un vero e proprio gioiello di architettura romanica, orientata a levante secondo l’uso del tempo, consta di due fasi principali:

  • una paleocristiana (V-VI secolo)
  • una dell’XI secolo che presenta i caratteri tipologici del protoromanico lombardo.

La Chiesa di San Paragorio si presenta come un’armoniosa struttura in pietra, con accesso sul lato nord, la facciata occidentale cieca e le absidi rivolte verso il mare.

San Paragorio fu cattedrale di Noli fino al 22 ottobre 1572, quando il titolo passò alla chiesa di San Pietro interna alle mura.

Dal 28 dicembre 1890 è stato dichiarato monumento nazionale. In seguito a danneggiamenti subiti a causa di un terremoto, fu restaurata alla fine del XIX secolo da Alfredo d’Andrade che ne riportò alla luce l’aspetto originario.

Ecco alcuni cenni storici!

Gli scavi nell’area adiacente alla chiesa, vennero ripresi nel 1972 dal fondatore dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, Nino Lamboglia.

Inoltre, altre ricerche effettuate dalla Soprintendenza Archeologica della Liguria (1990-98) hanno evidenziato la presenza di un insediamento abitativo-artigianale frequentato dall’età romana imperiale fino al medioevo e di un edificio di culto (VI secolo) del quale sono visibili all’interno della chiesa gli antichi gradini d’accesso.

Come si presenta l’esterno della Chiesa di San Paragorio?

Le murature all’esterno presentano la tipica decorazione ad archetti pensili che scandiscono ritmicamente la parte superiore delle pareti.

Sul muro esterno dell’abside maggiore, tra gli archetti e la falda del tetto, sono state collocate le copie di dieci “bacini murati” in ceramica invetriata usati come inserti decorativi.

Il campanile, che venne eretto nella seconda metà del XIV secolo, è di limitata altezza e presenta caratteri architettonici estremamente arcaici.

La facciata, che sino al 1990 era in gran parte occupata dal terrapieno della vecchia linea
ferroviaria, non dovette fungere a lungo da accesso principale della chiesa. Nella parte bassa vennero aperti tre grandi archi in mattoni (XIII sec) con tracce di affreschi.

L’ingresso, collocato lateralmente sul fianco sinistro, presenta un portale (XIV secolo) a fasce marmoree bianche e nere, con colonnine e capitelli a foglie stilizzate.

Il portale è arricchito da un protiro gotico (XIV sec) ad archi ogivali.

Nell’abside centrale, inoltre, sono stati ritrovati ancora murati dei bacini ceramici: Gli esemplari nolesi sono tra gli esempi più antichi conservatisi, decorati con motivi geometrici e di provenienza per lo più nordafricana e siciliana.

Come si presenta l’interno della Chiesa di San Paragorio?

L’interno ricalca un impianto basilicale a tre navate divise da tre massicci pilastri per parte, tutti di differente fattura.

I resti del soffitto originale, decorato con immagini di angeli e di vescovi del XIII secolo, sono visibili sulla destra della controfacciata.

Con particolare cura, ed utilizzando legname della stessa qualità, il pittore Benedetto Boero ripristinò la decorazione originaria delle tavolette poste agli estremi delle travi, nonché i listelli coprigiunta percorsi da righe, greche, pesci e fogliame.

La cripta (compiuta nell’XI secolo) è sostenuta da colonnine romane di reimpiego di provenienza sconosciuta. Sulle pareti si intravedono elementi decorativi ed una figura in trono, probabilmente di epoca tardo medioevale. Sui lati corre una panca in muratura utilizzata come sedile.

Il presbiterio, rialzato di sei gradini, è arricchito da quindici alte nicchie; nella nicchia
rettangolare centrale è affrescato un Crocifisso, mentre nelle due laterali sono raffigurati i SS. Pietro e Andrea pesantemente restaurati a fine Ottocento.

Sulla parete sinistra del presbiterio è murato un tabernacolo marmoreo rinascimentale a forma di tempietto, con la raffigurazione del Cristo Risorto tra due angeli.

Fu donato da Vincenzo Boverio ( Vescovo di Noli tra il 1506 e il 1534) nipote di Papa Giulio II Della Rovere.

La cattedra è priva di sedile, costituito dall’originaria base in pietra.

Le opere pittoriche

Le due absidi laterali conservano opere pittoriche cinquecentesche e settecentesche.

Il dipinto raffigura la Vergine con S. Paragorio – il titolare della chiesa – raffigurato nelle vesti di soldato a cavallo, insieme ai suoi socii Parteo, Partenopeo e Severino.

Tra le altre opere, una tavola cinquecentesca con il Battesimo di Cristo in precario stato di conservazione, due tele settecentesche di P.G. Brusco e due tele del XVII secolo con l’Angelo Annunziante e la Vergine Annunziata, in origine ante di un organo.

Sul fianco della navata destra, vicino all’altare, è visibile la ricostruzione ottocentesca di un fonte battesimale a immersione ottagonale con vasca circolare, di cui furono rinvenute tracce a livello del pavimento romanico.

Siamo sicuri che la Chiesa di San Paragorio, vi lascerà senza fiato, riuscirete ad ammirare tutto il suo splendore sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista artistico.

Cosa aspetti? Visita la maestosa Chiesa di San Paragorio: fuori dalle mura cittadine, attraversando il Rio S. Antonio di Noli, troverete lo spazio alberato dove è presente il monumento.

Fonte: Wikipedia – ArtsLife.it

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